Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Tito Lucrezio Caro
Prière philosophique et transcendance divine. Le rôle de l’intériorité dans la religion de Sénèque (sur la base des Lettres à Lucilius)
linee del “culto filosofico” di Seneca (limitatamente a PST) che si esprime nel passaggio dalla liturgia pagana alla critica razionale; secondo la teologia senecana la virtù è il solo mezzo di comunicazione con la divinità e l’efficacia della preghiera umana si collega all’antinomia di determinismo e libertà; chi aspira alla saggezza e si rivolge all’ascesi spirituale vive in una tensione tra il principio cosmico al di fuori di lui e il fuoco divino che è in lui, tra ordine generale e ordine particolare; l’invocazione alla divinità si trasforma quindi in esortazione rivolta a se stesso, risultato di un’interiorizzazione della vita religiosa
Seneca’s Philosophical Writings; Naturales Quaestiones, Dialogi, Epistulae Morales
NTR è un punto di incontro tra la conoscenza scientifica e una ratio animi etica; DLG mirano all’educazione all’indifferentia intesa come auto controllo (anche psicologico); PST sono un percorso di autoformazione di fronte alle condizioni esterne
Strategie und Philosophie bei Seneca. Untersuchungen zur therapeutischen Technik in den “Epistulae morales”
indagine sulla stesura, tradizione, ordine di PST, ruolo del destinatario, adattamenti di S. al lettore del suo tempo; ricezione senecana della prassi terapeutica delle scuole filosofiche ellenistiche e suo sviluppo tra retorica e forme letterarie diverse da PST; PST come “corso di filosofia” per il controllo delle emozioni; il rapporto con Epicuro tra punti di contatto e superamento; analisi della terminologia filosofica di PST e della loro struttura
Senecas “Naturales Quaestiones”. Naturphilosophie für die römische Kaiserzeit
Datazione di NTR tra 62-64 d.C.; i misteri del cosmo; i rapporti di S. con la filosofia latina; il problema della sequenza dei libri; la disposizione degli argomenti; applicazione delle categorie di Bachtin alla struttura dei libri; il filosofo e i vizi umani; “luxuria periens” di NTR III,17; “sine effectu iurgium” di NTR IVb,13; “Honestius tacuisses Seneca” di NTR I,16 e la critica alle perversioni sessuali; la cosmologia di NTR; la natura come metafora; l’ordinamento celeste e le comete; la praefatio di NTR e gli influssi platonici e stoici (cf. Donini 1979.27 ); la profezia senecana di MED 375-379 in Colombo; Nerone in NTR; otium e politica; la teoria dei terremoti e dei temporali; NTR III,27-30: segni premonitori della fine del mondo; teorie sul rinnovamento ciclico del cosmo; le teorie di NTR e l’ortodossia stoica; excursus sul concetto di “apocalisse”
Intervento
Riflessioni sugli interventi di M. Cacciari, L. Canfora e P. Serra Zanetti; il monismo ed il dualismo ed il rapporto bene-male; il problema del male e la relazione S. – Agostino
Sul «De providentia» di Seneca (a margine dell’edizione Traina)
Analisi e interpretazione di PRV; l’atteggiamento “avvocatesco” di S. e il problema della libertà; la “forza più forte degli dei” e la crepa nel sistema epicureo individuata da S.; Pierre Bayle e S.
Si malum est, deus est
La teodicea di S. e il rapporto con il Cristianesimo; la connessione inestricabile fra bene e male nell’esistenza; il rapporto male-bene in S. e nei grandi filosofi della storia
Le philosophe et le légionnaire: l’armée comme thème et métaphore dans la pensée romaine,de Lucrèce à Marc Aurèle
L’esercito e la sfera linguistica e metaforica ad esso correlata, rifiutati categoricamente da Lucrezio e accolti da Cicerone e dalla scuola dei Sestii, trovano in Seneca amplificazione e approfondimento: il soldato diviene simbolo della complessità psicologica dell’uomo, e il modello militare viene universalizzato, in quanto adatto a rappresentare ogni condizione umana, nonché la relazione fra uomo e Dio.
Seneca and the poets
atteggiamento di S. nei confronti dei poeti e sua utilizzazione del materiale poetico; modernità del suo gusto e mancanza di apprezzamento per gli arcaici; uso dei poeti nella sua opera: funzione didattica della poesia e interesse soprattutto per i contenuti e non per lo stile; frequente critica dell’immaginario poetico: si vedano per esempio NTR VI, 18, 4-5 (contro Aen. I, 53-54); BNF I, 4, 4-5; BRV 16, 5; pratica senecana della citazione a memoria; esame della presenza di poeti latini nelle sue opere: poeti drammatici (scarsamente presenti); Lucrezio; Publilio Siro; Varrone Atacino; poeti augustei (Tibullo e Mecenate); Virgilio (citazioni da ecl. 1; 2; 10; g., soprattutto I, e Aen., soprattutto VI); Ovidio